Carpenteria metallica, la crisi volge al termine

 

Uno studio di Unicmi, che ha preso in esame il lustro 2009-2014, ha rivelato che per il settore della carpenteria metallica la strada è nuovamente in discesa

La crisi sta volgendo al termine per il settore della carpenteria metallica. Lo dicono tutti gli indicatori economici e lo conferma un approfondito studio di Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle costruzioni metalliche, dell’involucro e dei serramenti), interamente dedicato alle performance delle carpenterie metalliche del settore edile volto ad indagarne l’evoluzione negli anni della crisi, dal 2009 al 2014. “Il settore delle costruzioni metalliche – Le performance delle aziende e l’evoluzione della domanda” è il titolo di una pubblicazione realizzata dall’Ufficio Studi Economici di Unicmi. Obiettivo dell’indagine, che era stata realizzata per la prima volta ed esclusivamente aduso interno nel 2015, per essere poi affinata quest’anno, è quello di realizzare una mappatura sistematica relativamente all’andamento del settore dei costruttori metallici che operano nel settore edile civile, industriale e residenziale.

I dati rivelano una leggera ripresa dovuta all’uscita di scena di alcuni player del carpenteria metallica

L’accuratezza dell’indagine permette di esaminare in modo preciso l’andamento del settore carpenteria metallica industriale e di valutare con precisione se e in quale misura le performance del comparto siano migliorate, azzardando anche delle previsioni per gli anni futuri. Lo studio prende in esame i sei anni tra il 2009 e il 2014 «periodo dal quale -afferma Carmine Garzia, responsabile scientifico dell’Ufficio studi economici di Unicmi – emerge una piccola ripresa dovuta principalmente all’uscita di scena di player (del settore carpenteria metallica industriale edile) anche di dimensioni rilevanti dal mercato. Si tratta di uno scenario tipico dei momenti finali di una grande crisi».

Le aziende di carpenteria edile metallica con fatturati superiori a 10 milioni di euro evidenziano migliori risultati

Se tra le aziende cadute sotto i colpi della crisi non sono mancati anche player di dimensioni importanti, è allo stesso tempo vero che «le aziende del settore carpenteria metallica con fatturato maggiore ai 10 milioni di euro, corrispondenti a circa il 30% del campione analizzato – aggiunge – hanno evidenziato performance migliori rispetto a quelle di minori dimensioni». Secondo il responsabile dell’Ufficio Studi di Unicmi non mancano indicazioni positive per il comparto delle costruzioni, in qualche modo legato alla carpenteria edile «Sulla scorta di quanto emerso nell’analisi svolta all’interno della pubblicazione e i successivi e costanti studi che conduciamo, ritengo che un inizio di ripresa possa concretizzarsi nel corso del 2016, anche sul mercato italiano. La selezione permetterà alle aziende di beneficiare maggiormente di una domanda orientata alla stabilità”.

 

Fonte Unicmi

 

Strutture metalliche: Cif Carpenteria è certificata EN 1090

In Europa il riferimento principale attuale nel settore della fabbricazione di strutture di carpenteria metallica per opere di ingegneria civile è il Regolamento CPR 305/2011.  Cif Carpenteria, essendo specializzata nella produzione di carpenteria strutturale, ha intrapreso tutte le azione necessarie all’ottenimento delle certificazioni UNI EN 1090-1 e UNI EN 1090-2, inerenti la progettazione e realizzazione degli elementi in acciaio e alluminio strutturali utilizzati nei propri lavori.

Ai fini del regolamento, per “prodotto da costruzione” si intende qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere incorporato in opere di costruzione, le quali comprendono gli edifici e le opere d’ingegneria civile e strutturale.

Per il CPR un prodotto da costruzione è considerato idoneo all’impiego previsto (e quindi è possibile la marcatura CE) se le sue caratteristiche sono tali da consentire all’opera a cui è destinato, il soddisfacimento dei requisiti base ad essa applicabili. In questo senso, i prodotti di Cif Carpenteria possono fregiarsi dell’importante marcatura CE e ritenersi validi e sicuri per la commercializzazione all’interno dell’Unione europea. Come “prodotto da costruzione”, infatti, si intende anche un qualunque componente strutturale metallico risultante da lavorazioni quali taglio, formatura, saldatura, foratura, etc. Un prodotto è considerato idoneo all’impiego previsto e quindi marcabile CE se dimostra di soddisfare i requisiti base del CPR attraverso la conformità alla “specifica tecnica armonizzata di riferimento”.

Per i componenti strutturali metallici la norma di riferimento è la EN 1090. Per poter redigere la dichiarazione di cui sopra, Cif Carpenteria ha dovuto:

  • svolgere sui componenti strutturali in metallo da “marcare” CE una serie di prove di “Tipo” iniziali, all’avvio della fabbricazione, e di “campionamento” nel corso della produzione, mirate a “misurare” l’effettiva conformità per i requisiti richiesti dalla EN 1090-1.
  • dotarsi, ottenendone la certificazione da organismo notificato, di un sistema di Controllo di Produzione in Fabbrica (FPC).

 

Impianti per fonderie

Impianto per fonderia personalizzato: Cif Carpenteria c’è

Qualche mese fa, una grossa fonderia di Roncadelle ha contattato Cif Carpenteria, azienda bresciana specializzata nella realizzazione di impianti per fonderie, con la richiesta di realizzare una sagoma in rame ad alta conducibilità per costruire il crogiolo del loro forno di colata.

Il progetto è stato preso in carica dall’ufficio tecnico di Cif Carpenteria che ha analizzato la richiesta del cliente, affrontando immediatamente il primo ostacolo, vale a dire la difficoltà di reperire una lamiera in rame dello spessore di 12 mm ad alta conducibilità, praticamente puro al 99% per garantire l’assoluta qualità e precisione del risultato finale.

L’esperienza di Cif Carpenteria nella progettazione, personalizzazione, realizzazione, montaggio e messa a punto dei macchinari e delle attrezzature dedicate alle fonderie, ha permesso di trovare la soluzione per affrontare la difficoltà. La grande forza di Cif Carpenteria infatti è da sempre quella di saper adattare la propria professionalità alle singole necessità del cliente tramite apposite customizzazioni.

Impianti per fonderie a Brescia

Oltre all’altissima qualità del materiale, in questo specifico caso Cif Carpenteria ha dovuto prestare particolare attenzione anche al taglio della lastra di rame e alla successiva calandratura della stessa, una tecnica con la quale il foglio metallico viene fatto passare tra rulli che, rotando a bassa velocità, permettono la curvatura a freddo del profilato metallico.

Una volta ottenuta la curvatura perfetta per la realizzazione del crogiolo, gli esperti saldatori di Cif Carpenteria hanno lavorato ad un processo di saldatura (WPQR) e una WPS dedicata a questa commessa. A quel punto il lavoro di Cif Carpenteria è terminato e al cliente, che si è dimostrato molto soddisfatto del risultato ottenuto, non è restato che installare il nuovo forno in fonderia.

 

Progettazione e costruzione di impianti per fonderie? Ci pensa Cif Carpenteria

Recentemente Cif Carpenteria, leader nella realizzazione di impianti per acciaierie e settore siderurgico, è stata contattata da un grosso cliente – “Acciaierie venete” – che produce acciaio e che, per il suo stabilimento di Sarezzo ci ha commissionato la realizzazione di un coperchio per il preriscaldo di una nuova siviera con un diametro di 6 metri. La siviera è un grande secchio di metallo rivestito internamente di materiale refrattario, nel quale si versano i metalli fusi da colare nelle apposite forme. Lo scopo di un coperchio di questo genere è quello appunto, di coprire la siviera durante la fase di preriscaldo.

Una sfida che Cif Carpenteria, azienda di Brescia specializzata nella progettazione e nella costruzione di impianti per fonderie, ha colto al volo, ma che presentava non poche difficoltà, in particolare per quanto riguarda il processo di installazione. Inizialmente, la commessa è stata presa in carico dal nostro ufficio tecnico che ha steso il progetto e ha affidato la realizzazione al reparto produzione. Il coperchio della siviera è stato interamente costruito all’interno del nostro stabilimento, ad esclusione del rivestimento refrattario interno che abbiamo affidato ad un’azienda esterna specializzata in questo genere di lavorazione.

La carpenteria è stata realizzata quasi totalmente in acciaio inox Aisi 310, e il resto era costituito da corten e acciaio al carbonio su specifica richiesta di Acciaierie venete. La lega d’acciaio, e il successivo trattamento realizzato da Cif Carpenteria, specializzata è stata scelto per resistere al calore.

Terminato il coperchio della siviera, Cif Carpenteria, il cui scopo è sempre la soddisfazione del cliente, si è occupata anche della sua installazione all’interno dello stabilimento di Sarezzo. Un’operazione che ha richiesto due settimane intere di lavoro da parte di istallatori esperti nel settore della carpenteria industriale, professionisti capaci e preparati con 30 anni di esperienza alle spalle. Infatti, dato che il coperchio era posto a un’altezza notevole, abbiamo dovuto corredare l’impianto della fonderia di un sistema di passerelle e scale, atte a raggiungere la quota. Le difficoltà non sono mancate, in particolare per adattare il coperchio alle notevoli misure della siviera, ma lo spirito d’innovazione e la professionalità di Cif Carpenteria hanno permesso di soddisfare la richiesta del cliente.

 

 

Saldatura, la UNI EN ISO 9606 impone il patentino

I processi di saldatura e la realizzazione di giunzioni permanenti sono molto importanti nel settore industriale e garantiscono al cliente una maggiore garanzia sul prodotto finale. Cif Carpenteria lo sa bene, per questo si affida solo a personale specializzato per realizzare i processi di saldatura. Ciò garantisce l’applicazione di un processo controllato, nonché notevoli vantaggi per il costruttore che, attraverso variabili definite, riduce la probabilità di eventuali difetti di saldatura.

Oltre all’etica professionale, che Cif Carpenteria garantisce in tutte le fasi della lavorazione, esiste anche una normativa europea – la UNI EN ISO 9606 – che impone ai saldatori dipendenti e liberi professionisti di conseguire un apposito “patentino”, il solo ad autorizzare il lavoratore a praticare saldature manuali e semi-automatiche per fusione.

Il patentino del saldatore è una certificazione di competenza rilasciata da un ente certificatore autorizzato, al saldatore manuale o all’operatore di saldatura meccanizzata ed automatizzata a seguito di un saggio di saldatura sotto la diretta visione di un tecnico abilitato. In accordo a questa norma, la prova di qualifica considera soprattutto l’abilità manuale dei saldatori di maneggiare l’elettrodo/torcia di saldatura/cannello di saldatura.

La qualifica è legata tanto alla persona che all’azienda quindi, in caso di separazione tra personale di saldatura ed azienda, la certificazione di competenza perde la sua validità e il saldatore, se vorrà praticare in un’altra azienda, dovrà riprendere il “patentino”.

Ecco i tipi di patentino per saldatore individuati dalla norma europea UNI EN ISO 9606 nell’ambito della saldatura per fusione:

UNI EN ISO 9606-1: Saldatura acciai, durata triennale e vidimazione semestrale del datore lavoro;

UNI EN ISO 9606-2: Saldatura di elementi in alluminio, durata biennale e vidimazione semestrale da parte del datore di lavoro;

UNI EN ISO 9606-3: Saldatura di rame e leghe di rame;

UNI EN ISO 9606-4: Saldatura nichel e leghe di nichel;

UNI EN ISO 9606-5: Saldatura di titanio e leghe di titanio

 

Cif Carpenteria “inventa” un impalcato per tirare e avvolgere le funi d’acciaio

Siamo stati contattati da un grosso cliente (Gruppo Redaelli) con sede a Milano e con distaccamento a Castegnato che ci ha chiesto di realizzare un impalcato costruito appositamente per tirare e avvolgere in matasse le funi d’acciaio prodotte all’interno dello stabilimento.

In particolare, l’esigenza del cliente era quella di costruire un impalcato a parecchi metri di altezza sul quale installare delle morse che avessero la specifica funzione di pinzare la fune, tirarla per poterla avvolgere in matasse e fare in modo che si adattasse anche al diverso diametro della fune. Una sfida progettuale che Cif Carpenteria ha colto con entusiasmo, nell’ottica di fornire al cliente uno strumento utile ad efficientare la sua produzione.

Trattandosi di una struttura portante, il nostro ufficio tecnico ha progettato la soppalcatura a norma UNI EN 1090-2 e in classe di esecuzione 3. Ma non solo. Abbiamo anche progettato, attraverso l’utilizzo di una meccanica di precisione studiata appositamente per questo cliente, le due morse adibite al serraggio per consentire di tirare e avvolgere le funi d’acciaio in matasse. A quel punto ci siamo occupati della fornitura e della messa in opera dell’impianto elettrico ed oleodinamico previsto per il funzionamento dell’intero impianto.

Quando impalcatura e componenti elettriche sono state assemblate, il nuovo macchinario è stato installato all’interno dello stabilimento del cliente che, molto soddisfatto del lavoro, lo utilizza quotidianamente per la sua produzione.

ISO 9001: 2015, Cif Carpenteria tra le prime aziende bresciane certificate

Cif Carpenteria gioca d’anticipo e ottiene la nuova certificazione ISO 9001. La scadenza è fissata per il 2018 ma l’azienda di San Vigilio è riuscita ad ottenerla con tre anni di anticipo. Un traguardo prestigioso “specie se si considera che siamo tra le prime aziende bresciane ad averlo ottenuto”, fanno sapere dall’azienda di San Vigilio.

L’occasione propizia per le aziende già in possesso della certificazione 2008 come Cif Carpenteria è arrivata con la possibilità di tentare la revisione nel 2015 senza perdere la precedente. In sostanza, la legge consentiva di effettuare l’iter per l’ottenimento della certificazione e, in caso di esito negativo, di mantenere valida quella del 2008.

Detto, fatto. Cif Carpenteria ha passato l’esame e oggi è certificata ISO 9001 per il controllo della qualità, cosa che “ci inorgoglisce e dona prestigio all’azienda”. Per capire l’importanza della certificazione ottenuta basti pensare che la Ferrari fu la prima ad ottenerla nel gennaio 2015, con un grande seguito mediatico.

Tra le principali novità introdotte nella nuova edizione quella relativa all’analisi dei rischi che non si basa più su requisiti standard ma, per ogni azienda, analizza i singoli fattori di rischio al fine di pianificare un sistema di gestione ad hoc.  A ciò si aggiunge un maggiore coinvolgimento del top management e una “sburocratizzazione” della documentazione di sistema. Alle aziende è stata data quindi la possibilità di scegliere i gradi di profondità e dettaglio che vogliono utilizzare per la presentazione della documentazione scritta.

Impianto per triturazione rifiuti metallici

Nel 2012, l’azienda che gestisce lo smaltimento dei rifiuti per il comune di Roma, situata a Pomezia, ci ha chiesto di realizzare un impianto per la triturazione dei rifiuti metallici che venivano raccolti dal comune.

La richiesta si accompagnava all’esigenza di smistare i rifiuti in base alla tipologia e alla pezzatura: ferrosi e non ferrosi, di piccola, media o grande dimensione.

Un incarico complesso dal momento in cui le fasi di lavorazione dei rifiuti sono molte. Pertanto questo incarico richiedeva un grande bagaglio tecnico e d’esperienza. I progettisti CIF srl non si sono però fatti intimorire ed in poco tempo sono riusciti a dar vita ad un impianto di smistamento rifiuti, il cui cuore è appunto un mulino di macinazione, in cui vengono convogliati i rifiuti (già smistati nella fase precedente da un rotovaglio), grazie a un sistemi di nastri di trasporto. Il rotovaglio grazie al moto rotatorio previsto dal proprio asse e dalla sua inclinazione, consentiva un’ulteriore grado di separazione e catalogazione dei rifiuti, in base alla dimensione.

La calamita industriale che abbiamo posizionato dopo il mulino aveva l’ovvia funzione di smistare il materiale in arrivo fra componenti ferrose e non ferrose.

I materiali, una volta separati e distinti per materiale e pezzatura, avevano la possibilità di procedere ordinatamente verso la propria destinazione.

Un vero esempio di efficienza e customizzazione, che dimostra ulteriormente l’estrema flessibilità di CIF Carpenteria nell’affrontare e risolvere le richieste specifiche formulate dalla propria clientela.

L’impianto è stato installato con successo a Pomezia, generando, nel corso degli anni, la piena soddisfazione del cliente, al punto da averci dato la possibilità di allargare ulteriormente il nostro ventaglio di collaborazioni, ampliando il numero di funzionalità dell’impianto di macinazione tramite nuove applicazioni.

Cavi d’acciaio: nasce il sistema automatizzato per trasportare le bobine

Recentemente ci ha contattato un nostro cliente che produce funi di acciaio e fa parte del noto gruppo Redaelli e ci ha chiesto di progettare un prototipo per trasportare le bobine di cavo d’acciaio lungo tutta l’officina in modo automatizzato, senza dover dipendere dai carrelli elevatori. Il tutto doveva ovviamente traslare mentre trasportava anche la bobina d’acciaio.

Una sfida difficile ma stimolante che ha coinvolto diversi settori della nostra azienda: a partire dallo studio di fattibilità e progettazione, fino all’ufficio tecnico. La difficoltà maggiore era quello di dimensionare il prototipo in modo da sopportare gli importanti carichi in gioco. La soluzione è arrivata dal nostro ufficio tecnico ed è molto piaciuta al cliente. Dall’idea siamo passati alla realizzazione di una base per portare la bobina montata su una base scorrevole (certificata secondo UNI EN 1090), successivamente automatizzata. La soddisfazione del cliente è stata tale che, dopo aver provato l’esclusivo prototipo ne ha subito ordinato un altro.

Porta utensili girevole: Cif Carpenteria realizza il prototipo

Recentemente siamo stati contattati da un nostro cliente che ci ha lanciato una sfida impegnativa e allo stesso tempo molto stimolante: realizzare un prototipo girevole porta utensili che permettesse allo stesso tempo ad un robot di prelevare i pezzi richiesti dall’operatore.

Abbiamo quindi iniziato a progettare l’utensile secondo le specifiche esigenze del cliente e in relazione all’ingombro del robot, già installato e quindi impossibile da spostare.

La fase di progettazione ha richiesto uno studio accurato degli spazi di ingombro del robot e del prototipo, che ci ha portato a realizzare una struttura girevole di base esagonale alla quale abbiamo fissato una serie di appigli per gli utensili delle dimensioni richieste. Ma non è tutto.

Il nuovo porta utensili è stato corredato da un impianto elettrico e, in quanto struttura portante secondo UNI EN 1090, è stato marcato. Il cliente ha istallato la base rotante da poco ed è molto soddisfatto del suo nuovo prototipo.

 

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